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Festa della donna: la mattanza web 2.0? Donne in rete: dura impresa, riflessioni sparse

pc-2Otto marzo 2015, niente da festeggiare.

Essere donna sul web è un “mestiere complicato”, lavorare nel web lo è ancora di più eppure le donne italiane sono tra le più versatili e creative in Europa, aumentano quotidianamente le freelance del settore comunicazione, ma c’è un ma.

Quante di noi regolarmente vengono prese di mira da ignoti navigatori del web?

Un pò tutte, in un modo o nell’altro siamo prese di mira da anonimi navigatori del web. Quando sul profilo FB quando su quello Twitter e che dire poi di quel che accade se sventuratamente si decide di pubblicare qualche annuncio. La fiera del molestatore !

Niente in Italia il web non è donna, o meglio lo è ma non è un mondo per donne.

Dietro il monitor si trova di tutto ed è normale, ma il trovarsi di tutto non giustifica il fatto che ognuna di noi debba subire quotidiane molestie. Certo è chiaro meglio una molestatore virtuale che uno reale, ma quante volte quel che accade nel virtuale si può replicare e viceversa?

In una situazione simile che giorno è l’8 marzo per una donna sul web?

Sicuramente è il giorno in cui i social diventano completamente gialli! Sì, la festa della mimosa, condivisioni ovunque da Fb a twitter e già che ci siamo ecco spuntare video, immagini e frasi direttamente a domicilio tramite whatsapp, ipocrisia a massimi livelli. Divulgazione e viralizzazione di immagini in cui si inneggia al rispetto, al no alla violenza e alla “festa della donna tutti i giorni” ma da qui a diventare realtà il passo è veramente lungo.

La rete è ambigua, le trappole sono centinaia di migliaia, per sopravvivere al torbido che circola in rete bisogna essere donne a tutto tondo.

Quando ricevo proposte ambigue mi chiedo “ma se 20 anni fa avessi ricevuto questa mail ci sarei cascata?” Forse sì! Dietro i facili guadagni in rete rivolti a donne e ragazze spesso si nasconde lo sfruttamento del corpo delle donne.

Attente al Lupo!

Non voglio essere bacchettona ma….se si sceglie la mercificazione del proprio corpo meglio è non avere nessun genere di “datore di lavoro”. Perchè mai rispondere alle forte di “hostess” e “fotomodella” quando leggendo tra le righe l'”hostess” semplicemente è una “escort”?

“Paga sino a 1500 euro per la cena con un nostro cliente”  Oppure “disposizione massima per trasferte anche notturne sul territorio nazionale, no sposate o fidanzate, libere da ogni tipo di impegno famiglia o sentimento”  Annunci e mail veramente accattivanti specie in un periodo di crisi economica come questo.

Ma dietro? Dietro cosa c’è ? Dietro c’è la quotidiana mattanza del corpo della donna e la sua strumentalizzazione più becera.

La rete invece dovrebbe essere uno spazio bello ed accogliente, uno spazio a misura di donna.

Sapete ad esempio che lavorare in rete e in remoto può essere una utile soluzione per le donne? Sapete che molti dei contenuti presenti nel web sono creati da donne?
Sì ma quanta fatica e quante umiliazioni, quante strane discussioni con ignoti che in un modo o nell’altro debbono sempre lanciare l’amo.

E se festa della Donna è….facciamo che sia tutti i giorni, non per essere monotona, non per ripetere i contenuti che in queste ore popolano il web, ma perchè sinceramente mi sono stufata dell’eterna tiritera, mi sono stufata di ricevere mail stupide, sms demenziali, whatsapp deliranti tutto ciò  mentre lavoro e probabilmente avrei diritto ad essere valutata solo ed esclusivamente per come e quanto lavoro e non perchè rispondo con una “carineria” o magari non rispondo per nulla.

Mi sono stufata di ricevere chiamate e messaggi insensati ad ogni ora del giorno perchè come spesso accade alla donna si accomuna una sorta di “stereotipo” manco troppo vero ed allora via abbasso i frustati, abbasso i molestatori e che questa non sia la festa, l’ennesima festa dell’ipocrisia.

Già io odio l’ipocrisia, parteggio per la realtà e la lealtà di auguri condivisi non me ne faccio nulla sino a che ci sarà ancora una donna massacrata, insultata, ingiuriata ed umiliata o solo e soltanto stalkata e mobbizzata, non me ne faccio nulla delle professioni al femminile se poi non esiste minimo rispetto per la donna.

Nel mondo reale questo e nel mondo virtuale ovviamente.

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