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Collaborazioni a titolo gratuito io dico no e tu?

NoOsservo la rete sempre e comunque, nonostante gli anni d’esperienza continuo a stupirmi.Crescono vorticosamente le richieste di collaborazione a titolo gratuito e forse c’è persino qualcuno che accetta.

…”piattaforma blog di valorizzazione delle eccellenze….  sta costituendo la propria redazione in provincia di …ed è alla ricerca di candidati capaci interessati a collaborare. Le sezioni da curare …articoli e recensioni attinenti i luoghi, le attività commerciali, produttive, associative, ristorative, tutto ciò che rientra nel concetto di più ampio di “eccellenza” umana e territoriale. Il candidato ideale ha la capacità di andare scovare le eccellenze …..redigere articoli possibilmente corredati di foto e/o video. La capacità di caricare autonomamente i contenuti sulla piattaforma, seguendo semplici istruzioni che verranno fornite, costituisce requisito fondamentale….. La collaborazione è da intendersi inizialmente a titolo gratuito….”

 

“Cercasi aspiranti giornalisti, critici o blogger da inserire in un team di promesse alla guida di un nuovo portale dell’informazione. Politica, mondo, cinema, moda, viaggi, lifestyle ……….Cerchiamo quindi aspiranti giornalisti anche senza o con poca esperienza, critici, blogger, fashion blogger e talent scout a cui assegnare rubriche, articoli e interviste… Ricordiamo che la presente collaborazione è a titolo gratuito e che può essere previsto un rimborso spese per spostamenti inerenti a interviste. INVIARE una mail con o una lettera di presentazione, o una bozza di un proprio articolo o una nuova proposta da sottoporre alla redazione “

 

 

Di questi però ne posso censire a decine, forse a centinaia, giorno per giorno, la cosa più ridicola è che grazie agli allert dei tanti siti dedicati al mondo del lavoro mi arrivano direttamente in mail! Apro e leggo “collaborazione a titolo gratuito”.

Scrivere non è un passatempo, non lo è per me come non lo è per centinaia e migliaia di freelance,  chi scrive nel web crea contenuti, genera visite, lavora anche se ai più sembra un “gioco da ragazzi” . Il lavoro però va sempre retribuito  altrimenti non è lavoro e non è collaborazione.

Da un lato nascono start up e dall’altra le stesse dietro la “scusa” che sono “appena nate” e ti “immettono in una start up” vorrebbero in un modo o nell’altro sfruttare il lavoro altrui.

Cosa poco corretta, certamente non giusta e certamente da scartare.

Per non parlare poi delle “magnifiche ” offerte di visibilità anche lì  è tutto un dire infatti online se si vuole e si è non dico bravi, ma anche soltanto bravini la visibilità la si ottiene in ogni caso.

Altro  mito da sfatare è la possibilità di diventare pubblicisti: non lo sì diventa nè con le collaborazioni a titolo gratuito e nemmeno con il compenso di 1 euro a post.

Allora tu ci stai a lavorare gratis?

Io no, io non mi uccido, non mi suicido!

Questo è il mio lavoro ed è quello di altri migliaia di professionisti del settore content del web, non lavoro gratis per nessuno.

 

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