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Percorso gratuito iscrizione Ordine dei Giornalisti elenco pubblicisti?

Quando ti dicono “paghiamo con Adsense i tuoi articoli ed ognuno di loro sarà valido per l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti” io  rispondo no senza timore di perdere una occasione!

Ti spiego perchè?

Bene per essere iscritti all’Ordine dei Giornalisti Pubblicisti esistono dei requisiti:

  • Per iscriversi nell’elenco dei giornalisti pubblicisti  è necessario essere in grado di documentare di aver svolto un’attività giornalistica, essa però deve essere stata adeguatamente  retribuita e continuativa nell’ultimo biennio. Con il termine adeguatamente retribuita pare chiaro si intenda che gli articoli retribuiti 1 euro, se questi possono essere chiamati articoli, non possono concorrere a essere un documento idoneo per l’iscrizione all’ODG, stessa cosa per le tante proposte di monetizzazione tramite ADSENSE. Non vale!Per quanto mi compete sono sicura che nella mia regione non vale, non so da voi ma ne dubito.

  • Il numero di articoli da documentare varia regione per regione, basta semplicemente cercare i requisiti nel sito online dell’ODG di riferimento anche perchè la legge 69/1963 non stabilisce esattamente il numero di articoli da presentare.
  • Bisogna documentare che la testata, indipendentemente dal tipo di pubblicazione (web, radiotelevisiva o carta stampata) sia regolarmente registrata (osservare bene i siti online e chiederne il numero di registrazione può essere una ottima strategia preventiva) Inoltre la testata deve essere diretta  da un iscritto all’Albo dei giornalisti in grado di certificare l’attività svolta.
  • Non è necessario lavorare solo per una testata infatti si può collaborare con più testate, purchè risultino regolarmente registrate.
  • Occorre, documentare l’avvenuta retribuzione per i relativi periodi di attività.
  • Per iscriversi all’elenco dei pubblicisti è necessario documentare l’avvenuta retribuzione per il lavoro giornalistico svolto,  è questo  un dato imprescindibile ed inderogabile, è un requisito indispensabile e non è certo con le “ricevute” emesse da Adsense o da altre agenzie pubblicitarie che si può documentare la giusta retribuzione, come consiglia l’ODG nazionale per ulteriori informazioni si può consultare il nostro sito www.odg.it o l’Ordine regionale dei giornalisti competente (dove ha sede la propria residenza o il domicilio professionale).
  • Non è prevista una retribuzione minima per iscrizione all’elenco dei pubblicisti ma esiste un tariffario di riferimento per le prestazioni autonome della professione giornalistica sebbene non esista una vera e propria paga minima. Intanto per conoscere l’ammontare minimo dei compensi necessari per la regolare iscrizione  è bene rivolgersi all’Ordine dei Giornalisti della regione di residenza.

Da personale esperienza posso ben dire che gli articoli retribuiti un euro, nella mia regione di residenza giustamente non sono ritenuti validi per iscrizione all’elenco così come non sono ritenuti validi monetizzazioni tramite Adsense.

Quale documentazione serve per iscrizione all’elenco dei pubblicisti?

Così come presente nel sito dell’ODG riporto:

1) possedere i requisiti di legge (assenza di precedenti penali, attestazione di versamento della tassa di concessione governativa);

2) presentare gli articoli, a firma del richiedente, pubblicati in giornali e periodici e i certificati dei direttori delle pubblicazioni, che comprovino l’attività pubblicistica regolarmente retribuita da almeno due anni;

3) presentare in fotocopia l’eventuale contratto di collaborazione stipulato con la testata (o le testate) cui si collabora;

4) presentare la documentazione dei compensi percepiti negli ultimi 24 mesi, che devono essere in regola con le norme fiscali in materia. La certificazione delle pubblicazioni deve essere rilasciata dall’attuale direttore di testata. Per quanto riguarda l’importo delle tasse e il numero di articoli necessari consigliamo di rivolgersi all’Ordine regionale.

Questo post è stato costruito a seguito delle nuove proposte di collaborazione che spudoratamente offrono la possibilità di un percorso di iscrizione all’elenco dei Pubblicisti a seguito di pagamento tramite Adsense.

Sono troppo navigata per poterci credere ma so bene che tantissimi giovani ci cascano amabilmente per trovarsi imbrigliati in un qualcosa che spesso e volentieri dà amare delusioni.

Il mio suggerimento è quello di evitare questo genere di collaborazione e perchè no provare a chiedere se quali sono i requisiti minimi all’Ordine Regionale di appartenenza.

E’ bene ricordare persino che molte regioni hanno un minimo economico da dichiarare e se gli articoli da presentare partono da un minimo di 65 il calcolo è breve, sicuramente non corrisponde ad un euro.

E’ un percorso particolarmente intricato e sperare di diventare pubblicisti perchè si pubblicano online centinaia di post al mese non è certo il modo giusto.

Se c’è chi offre il sogno di iscriversi all’elenco dei pubblicisti di contro c’è chi scrive nel proprio profilo o curriculum “giornalista pubblicista” così tanto per darsi un tono, a mio particolare parere, attenzione anche a questo trabocchetto, in rete sono consultabili gli elenchi regionali degli Ordini e…. in Italia la definizione di giornalista pubblicista è legata alla iscrizione regolare, come sopra narrata e non semplicemente ad attività di scritture.

Ora non me ne voglia nessuno non è certo una bella cosa quello che accade perchè non si  pensa a trovare un rimedio?
Eh lo so bisogna segnalare all’ODG la testata che fa la proposta etc etc etc ma se lo faccio io quanti altri lo fanno ?

 

 

 

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