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Quell’abbraccio che è la radice

Quell'abbraccio che è la radice

Quell’abbraccio che è la radice Nella foto: il rosso che trovo sempre ovunque

 

Anni di paura, ansia, terrore: sciolti in un abbraccio. E’ accaduto. Perdere le radici per ritrovarle dopo. Tardi. Troppo tardi. Rendersi conto che: succede.

Accade così, per caso forse e nemmeno tanto. Accade in un modo bellissimo, forse il regalo più bello che potevo avere.

Tutto inizia grazie ad un vecchio amico di infanzia ritrovato grazie a FB, anni fa, forse 9. Qualche like, qualche brevissima chat, qualche ricordo e poi… un gruppo Whatsapp:  ricordi ed emozioni rincorrono i giorni. Uno dopo l’altro, ad uno ad uno.

Ed è grazie a quel gruppo Whatsapp che…imparo a conoscere un mondo nuovo per me. Quello fatto di una fratellanza antica che solo tra bimbi si crea. Poi mai più.

Lo ho capito spesso nella mia vita di esser quella senza radici. Quella che saluta tutti sorridendo, parla ed esce con tutti ma…talvolta è il vuoto a far da padrone di una vita troppo socializzata.

Ci sono cose che non si dimenticano mai: c’è quel giorno di quel mese che costantemente ricorre nei miei anni. C’è quell’augurio che si voleva inviare ma… non si sapeva come e dove.

C’è quel timore che rincorre le mie giornate costantemente vissute con il sorriso, quella paura che spesso mi ha reso i giorni tristi andata via in un istante.

Ebbene ho saputo che esiste chi non si è mai dimenticato di me.

Ho rincontrato donne meravigliose, care, forti come solo chi vive in questa Isola lo è.

Non avevo molti dubbi: ma quell’abbraccio li ha sciolti tutti.

Ho chiesto un favore, grosso, grosso per me. Con il terrore di sentirmi dire no. Quel terrore che tutta la vita mi ha accompagnato. Accompagnato perchè spesso ci ho provato per essere bloccata in anticipo.

E’ arrivato il sì ed ho capito che tutto stava cambiando. Ho capito che le radici le ho anche io, forse non troppo forti ma le ho e stanno lì. Lì dove le quercie e vigne colorano le colline.

Ed è un pomeriggio di luglio dopo tanta troppa attesa che l’incantesimo s’è rotto. Perchè è stato bellissimo ricevere e dare quell’abbraccio, sentire quelle voci, ammirare quei sorrisi.

Capire che nonostante tutto, nonostante gli anni quel bene sottile… si porta nel cuore.

E’ accaduto non per caso: ogni cosa ha un senso.

Doveva accadere, forse proprio questo anno. Forse doveva arriva un pò di forza, forse doveva essere così.

Ed ora.. nonostante tutto un grazie immenso va a chi ha reso possibile questo incontro. Chiunque sia, dovunque sia.

C’è voluta forza, tanta da parte mia, quella forza antica che ogni tanto vince, sempre con il terrore di non essere giusta, bella, preparata, brava forte e di essere quella che sbaglia. Sempre.

Ho sbagliato per qualcuno ma sono felice di aver avuto la forza per me, per le mie radici.

 

 

 

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