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Anche il Premier dimentica di pagare la sua ghost writer? Storie

Work-hard-pay-off (2)Flessibili, precari, intelligenti, insostituibili, giovani o meno giovani, sono i lavoratori della comunicazione italiana, quasi tutti, pochi esclusi combattono quotidianamente con il “ti pago” “ti pagherò” “oggi no, domani forse”. Ma non eravamo una Repubblica democratica fondata sul lavoro?

Quando frequentavo le scuole medie, l’insegnante di materie letterarie, ai tempi (secolo scorso) durante le lezioni di educazione civica ripeteva tra i banchi “Articolo 1 della Costituzione Italiana, comma 1: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” Ma era il secolo scorso, non questo, non questi anni, tutta un’altra storia.

Ed anche questa volta è una amica che mi segnala una assurda vicenda. Me la segnala perchè a mia volta è capitato anche a me e lei lo sa.

Da quel che si legge su svariate fonti stampa, attendibili, sembrerebbe che il premier si sia “dimenticato” di pagare la sua ex ghost writer e forse anche altri.

Possibile? Questo non lo so ma so bene quanto è probabile, so che accade è successo anche a me….forse non una ma più volte, l’ultima meno di 1 anno fa. Fare il ghost writer ed il comunicatore ombra in politica è affascinante ma è anche scivoloso, farsi pagare sempre qualcosa di scorretto.

Certo, è vero, se si inizia una campagna elettorale, tecnica numero uno è farsi pagare una parte del preventivato in anticipo, farsi dare un’altra percentuale a metà e l’ultima fattura, bhè lì è un mistero troppi tanti fattori entrano in gioco.

Panorama, Huffington Post ed altri in questi giorni raccontano la vicenda della ghost writer di Renzi, non pagata a quanto pare. Triste, triste leggere, triste pensare, triste commentare. Anche il premier Renzi si dimentica di pagare? Anche il “giovane” premier non rispetta chi lavora per lui, poco meno che coetanei, giovani, risorse, menti fresche, idee innovative, flessibili e ecco giovani da pagare.

Chissà se anche in questo caso il classico  “Non ti pago, ma ti offro ampia visibilità”, sarà valido, chissà se nel Jobs Act prima o poi entrerà la visibilità come metodo di pagamento.

Fan male le parole lette su Panorama “Non sono mai stata pagata, a parte una mensilità”,a parlare è Andrea Marcolongo, ex ghost writer di Renzi che qualche settimana fa ha scritto l’ultima mail al premier dopo aver ricevuto la classica risposta, quella che a quelle come me è già capitato una infinità di volte di sentire  “La prossima settimana si risolve tutto, dai che è fatta, manca solo un foglio”. Sempre su Panorama si leggerebbe che la professionista è stata pagata soltanto una volta.

Possibile? La giovane poi dichiara “Eravamo tutti così. Viaggi a Roma e lavori mai pagati, so di persone che si sono indebitate e sono andate dallo psicologo perché distrutti dalle promesse”.

Quante ancora di queste storie?

Quante illusioni, quanti sogni, quante speranze?

Perchè non pagare?

Perchè persino il Premier si dimentica di pagare un professionista?

Prima o poi ci sentiremmo dire “ma se non paga nemmeno il premier ?”

Forse bisognerebbe capire che scrivere e comunicare non è un gioco ma è un lavoro e come tale andrebbe riconosciuto. Se non ora quando? Perchè proprio il premier che ama la tecnologia, i twitter, i social….si dimentica che….quelle frasi dichiarate, postate, quei discorsi, quegli spunti, quegli interventi scritti da altri per lui vanno pagati? E allora se non se lo ricorda il Premier, altri, meno importanti di lui sono autorizzati a dimenticarlo.

Possibile mai?

Quanto ancora c’è da cambiare nel nostro Paese: diritti uber alles, diritti anche per noi, ombre dietro uno, dieci, cento, mille progetti di comunicazione, diritti per noi, quelli che pensano per gli altri, che scrivono, che creano, che comunicano, che rispondono, quelli a cui tanti si affidano e spesso si dimenticano che esistono.

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