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L’importanza della privacy e della web reputation. Le carte vincenti

“Ecco perché – spiega – è diventato fondamentale saper gestire in modo efficace e intelligente la propria presenza online. E non stiamo parlando solo di quei social pensati per il mondo del lavoro come Linkedin. Profili Facebook, se lasciati ingenuamente aperti, e account Twitter sono una vera e propria miniera d’oro per chi è a caccia di aspetti e informazioni che solitamente non emergono da un semplice curriculum”.

Come curare la propria web reputation e i propri profili? 
Ecco qualche semplice consiglio da mettere in pratica 

1 – Ricercare il proprio nome in Google: la prima cosa da fare, in questo modo si scoprono quasi tutte le informazioni presenti online sul proprio conto.  Se le informazioni sono datate o, peggio ancora, incomplete o poco accattivanti, è necessario procedere con un update (o una pulizia) della propria presenza web, la pulizia verrà fatta usando tutte le strategie di web reputation possibili.

2 – Osservare la concorrenza: connettersi con altri professionisti è fondamentale per espandere il proprio network e far conoscere agli altri il nostro background lavorativo. E per capire quali aspetti è bene evidenziare, e quali invece meglio minimizzare, può essere utile prendere spunto dai profili simili ai nostri.

3 – Fare attenzione alla privacy: è essenziale scegliere impostazioni di privacy adeguate, evitando di lasciare il profilo completamente aperto anche a chi non fa parte del proprio network.

4 – Utilizzare un linguaggio adatto: i social network si caratterizzano per un linguaggio diverso da quello utilizzato ‘offline’. Per farsi notare, meglio affidarsi a presentazioni e status brevi e schematiche, ma con un tocco di originalità.

5 – Postare con criterio: intervenire nelle discussioni, soprattutto sui social professionali, può aiutare ad allargare la propria rete di contatti. Ma bisogna fare sempre attenzione a ciò che si condivide. Prima di cadere nella tentazione del ‘postare facile’, è sempre meglio riflettere e valutare quali potrebbero essere le conseguenze di un post sul lungo e sul breve periodi. 

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