Se sei qui forse scrivere per te è un lavoro e cerchi qualche informazione in merito. Se sei qui forse sei solo curioso, sei sei qui forse cerchi di capire meglio come gira il mondo di un freelance online. Ecco te lo spiego se vuoi, sia che tu sia un ipotetico cliente sia che tu sia un ipotetico collega: scrivere è un lavoro. Conoscere il seo, conoscere la lingua italiana, wordpress, l’editing di testi, sapere inserire immagini, creare una notizia, distinguere un fatto da una notizia, curare un piano aziendale è LAVORO.

Lavoro e come tale va retribuito, se sei anche tu un freelance scegli la tua tariffa ma fatti rispettare. Se sei un cliente sappi che il lavoro va retribuito, puoi contrattare sì ma non sei autorizzato a sfruttare la mia creatività in nessun modo.

Oggi dietro il nome Start Up si celano vere e proprie truffe o forme di schiavitù contemporanea. Tutto facile vero? Ci si collega alla rete si mettono un pò di annunci e si aspetta che qualcuno cada nella trappola…si chiarisce che si è una start up e che a breve si farà carriera…. si propone uno stage o un periodo di formazione che è gratuito. Ma quando mai uno stage è gratuito? No, lo stage è regolato da norme che comunque prevedono un rimborso. Personalmente solo qualche volta sono propensa ad offrire un testo prova ma per valutare le mie competenze basta osservare un pò di links presenti in rete….quando la richiesta è troppo vaga o consiste in una carica di lavoro abnorme preferisco rinunciare piuttosto che sprecare tempo.

In rete gli annunci e le proposte di lavoro gratuito abbondando. Può essere mai che esista un lavoro gratuito? No! Se è lavoro esso va pagato….se non sai come riempire il tuo sito web e non hai fondi adeguati ma non cercare collaboratori.

Se sei un freelance il mio consiglio è cerca su google qualcuno che in precedenza abbia ricoperto la figura che ti chiedono nella stessa azienda, non essere timido, posta una mail e se qualcuno è stato “fregato” o “raggirato” se l’azienda non ha pagato te lo dirà di certo

Meglio prevenire che curare, meglio risparmiare la propria creatività per progetti pagati che rimanerci poi male